pensieri di una mamma

Da sempre innamorata della moda, da quando sono diventata mamma ho modificato i miei acquisti che sono tutti per la gnoma (ho fatto il cambio dell’armadio e mi sono resa conto che avrei bisogno di parecchie cose). Anche le riviste sono cambiate, compro Elle solo quando c’è l’allegato Junior e invece che a Vogue mi sono abbonata a Vogue Bambini. E qui sorge il problema: non tanto per la qualità degli articoli (sempre molto Vogue) quanto per le sconvolgenti pubblicità di abiti per bambine. Bambine di otto-nove anni vestite come cubiste venticinquenni. Sono preoccupata per quello che il mondo ha da offrire ai nostri figli. Un culto dell’immagine che rasenta la pornografia – non sto esagerando- e ragazzine che non sanno più che c’è gusto ad uscire con le amichette per un gelato e vogliono andare in discoteca perché così vedono “che fa Patty”. (e qui si potrebbe aprire un capitolo lunghissimo se ci aggiungiamo anche Flor). Voglio che la mia gnometta viva quel periodo della vita che si chiama preadolescenza, bello come questo periodo dell’anno fatto di speranza, progetti e piccole cose prima che arrivino gli scazzi e i musi lunghi dell’adolescenza. Voglio troppo?