venerdì 22 ottobre 2010

Patate dolci alla maniera di Laura

Quando mi sono sposata ho comprato un po' di libri di cucina per arricchire il mio repertorio poi ho preso gusto ed ho iniziato a seguire corsi e canali tematici.
Questa ricetta l'ho trovata su un libro di Laura Washburn (mi pare si scrive così) il mio primo amore in fatto di cucina veloce. Lei afferma di averla conosciuta in un ristorante giamaicano. Mio suocero mi dice che sua madre, che non era mai andata in un ristorante in vita sua, figuriamoci in uno giamaicano, la faceva sempre in questo periodo. Ora è mia.
Io amo le patate, quelle dolci poi sono per me sono sinonimo di autunno. Quando cucino il pesce lo accompagno spesso con questa ricetta.
Taglio una o due patate a pezzi piuttosto piccoli e le metto in una teglia con circa 25 gr di burro, 5 o 6 cucchiai di olio, mezzo bicchiere di acqua, un peperoncino tagliato a pezzettini minuscoli e uno o due rametti di timo (io uso quello selvatico, ma va bene lo stesso quello domestico-non tutti abitano a 10 min da una macchia mediterranea). Inforno per mezz'ora circa a 180°.
La nonna di mio marito non usava il burro ma un po' di latte e le cuoceva sul fornello ma mio suocero mi disse la prima volta che le presentai ad un pranzo che gli avevo fatto ricordare le cene d'autunno a casa di sua madre... Per me questa frase è stata un segno di approvazione del mio piatto.
Vi consiglio di provarlo, ne vale veramente la pena.
p.s. mentre si tagliano le patate tendono ad annerirsi, io non uso alcun accorgimento per evitare che succeda perchè è una caratteristica del prodotto ma se a voi non piace mettetele in acqua fresca fino a quando non saranno tutte tagliate.
P.S. ho dimenticato il sale... (cosa che nella reltà accade spesso!)

5 commenti:

  1. Anche a me hanno regalato due libri di cucina per il matrimonio.
    Li sfoglio spesso....poi il tempo per fare le ricette manca!! Uff

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  2. io sono di origini venete e pensa che da me, le patate dolci si fanno solo al forno!!!
    piacevole variante!
    Un bacio!!!

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  3. non le ho mai cucinate, a casa mia la tradizione era infilarle per metà in un vaso pieno d'acqua e osservare le piccole foglioline che nascevano...
    mi avete appena ricordato di comprarle!

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  4. ti ho risposto sul mio blog per la videocassetta. ciao!

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